Coordinare i motivi della cravatta con quelli della camicia e della giacca può sembrare a volte un'impresa davvero impossibile.
In realtà è importante tenure presente solamente una regola di base che consiste in due imperativi.
La prima regola è che i diversi motivi non devono stridere nè contraddirsi, ma non devono nemmeno confondersi o annullarsi reciprocamente.
Il secondo imperativo viene di conseguenza: perché vi sia contrasto tra camicia e cravatta, è bene evitare che i motivi presenti su entrambe siano troppo simili.
Per quanto può apparire rischioso l'accostamento di righe può dunque essere certamente preso in considerazione, purché le righe differiscano almeno per dimensioni.
Quanto al primo imperativo, questo esige un minimo di accortezza.
I motivi possono innanzitutto risultare stridenti per forma o dimensione, e per ragioni di semplice salvaguardia della vista, non vanno assolutamente accostate, su cravatta e camicia, righe complesse, asimmetriche, movimentate.
D'altro canto nulla vieta di abbinare pois e righe, purché le loro rispettive dimensioni vadano d'accordo, e i pois della cravatta, per esempio, possano teoricamente inscriversi nello spazio che separa le righe della camicia.
In generale, i motivi della cravatta, della camicia e della giacca si accorderanno tanto più facilmente quanto più simili saranno le loro dimensioni.
I motivi possono anche scontrarsi per l'incompatibilità dei rispettivi universi.
Una cravatta da caccia, con motivi di cani o di anatre, non è adatta a un abito da città a righe sottili semplicemente perché la selvaggina non frequenta gli uffici; allo stesso modo, l'eleganza ultraclassica dei pois in satin è assolutamente inconciliabile con la disinvoltura di una giacca in tweed a quadretti.